Il digiuno (ṣawm o ṣiyam) nel mese di Ramadan

16.01.2021

Il Ṣawm è il digiuno rituale nel mese di Ramadan. Reso obblibatorio nel secondo anno dell'Egira, viene tutt'oggi fatto per ricordare la prima rivelazione del Corano a Maometto.

Fedeli in attesa dell'interruzione del digiuno. (Ifṭār)

Questo sarebbe obbligatorio per quanti godano di buona salute. Vengono però fatte delle eccezioni, ad esempio a diabetici, anziani, malati gravi, donne incinte, che allattano o con le mestruazioni A quanti sono in viaggio, malati, in guerra o chi semplicemente ha ceduto alla tentazione, basterebbe recuperare dopo la fine dei 30 giorni.

Il divieto di bere e mangiare andrebbe dall'alba al tramonto, consentendo ai fedeli di rifocillarsi durante la notte, nel pasto chiamato Ifṭār. La cosa più complicata del Ṣawm sarebbe invece il divieto di bere anche acqua durante le ore più calde.

L'obbligo sarebbe esteso anche al fumo e alle pratiche sessuali. Viene inoltre posto al fedele in divieto di assumere comportamenti peccaminosi, i quali vanificherebbero il digiuno.

Il Ramadan sarebbe il mese in cui Maometto avrebbe ricevuto la rivelazione, nonché il periodo in cui si faceva ripetere le sure rivelate e le correggeva. Il profeta sarebbe stato infatti analfabeta e avrebbe avuto bisogno che i suoi seguaci gli ripetessero quanto detto sino ad allora. La notte in cui tradizionalmente si pone la prima rivelazione è detta Laylat al-Qadr, "notte del destino".

L'ultimo giorno di Ramadan si celebra l'Id al-fitr, la festa dell'interruzione del digiuno, nonché seconda ricorrenza più importante del Calendario islamico.

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